La tecnologia di protezione di Macrovision, la cosidetta ACP (Analog Content Protection) sarà inclusa nelle specifiche AACS (Advanced Access Content System) sia per quanto riguarda il Blu Ray che l’HD DVD.
Più sicurezza dunque per i nuovi formati grazie a questo ACP che comunque non è certo una new entry nel panorama delle protezioni, dato che protegge qualcosa come 4.5 miliardi di DVD prodotti dalle industrie cinematografiche di Holliwood.
L’azione di ACP è molto semplice: in pratica impedisce all’utente di registrare un segnale video analogico proveniente, ad esempio, da un lettore DVD da salotto o PC. Tutto ciò che serve per farlo è un cavo video e poi spingere un bottone. La qualità in generale della copia è poi ottima, tanto da renderla difficilmente distinguibile dall’originale.
Su DVD, non tutti i dischi sono protetti da questa tecnologia, e la conversione è ancora attuabile. Ma per i prossimi formati e la Tv ad alta definizione si è optato per un ulteriore giro di vite contro la pirateria.
Tale scelta è definita da Macrovision come la chiusura del “buco analogico”, e rende o impossibile leggere il prodotto finale della copia, oppure di distorcelo in maniera tale da renderlo comunque inutile.