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BPI, causa vinta contro 5 persone che facevano uso di file sharing

La BPI (British Phonographic Industry) ha vinto una battaglia contro l’uso non autorizzato di programmi di file sharing dopo che due persone hanno rifiutato di adeguarsi alla decisione del tribunale. I due (insieme ad altri tre) sono stati accusati di aver realizzato e pubblicato in internet 8.906 canzoni, infrangendo così le leggi sul copyright.

Il primo dei due ha dichiarato che BPI non ha nessuna prova diretta per evidenziare l’infrazione della legge; il giudice ha comunque ignorato questo, e ha emesso una prima sentenza condannando il primo imputato al pagamento immediato di 5000 dollari come risarcimento danni alla BPI. Il costo totale si aggira sui 13500 dollari, ma i vari danni sono ancora da calcolare.

La seconda persona, un postino, ha dichiarato di ignorare il fatto che stava compiendo un azione illegale, e che non stava traendo nessun guadagno da questa attività. Anche in questo caso il giudice ha ignorato la dichiarazione, specificando che l’ignoranza non è una linea di difesa, e ha deliberato un’ordinanza di pagamento di 1500 dollari.

Dall’ottobre 2004 la BPI ha portato avanti 139 cause simili, la maggior parte delle quali sono state avallate dalla corte con alcuni risarcimenti che hanno toccato i 6500 dollari.


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